La Corte d’Appello ha disposto un decreto ingiuntivo da quasi mezzo milione di euro che l’Amtab dovrà pagare per le manutenzioni dei bus effettuate dall’azienda Bts (Bari technical support) circa 15 anni fa.
Ribaltata così la sentenza di primo grado che aveva annullato l’ingiunzione. Tocca quindi all’Amtab versare 420mila euro che Banca Ifis aspetta in quanto cessionaria di un credito della società Bts, poi fallita.
Una tegola per l’azienda di trasporto pubblico barese in un momento già delicato. Amtab, lo ricordiamo, si trova in amministrazione straordinaria dopo l’inchiesta Codice interno che ha svelato l’infiltrazione mafiosa al suo intero, in particolare le pressioni del clan Parisi per le assunzioni.
La storia è complessa e ha origine nel 2013 quando Banca Ifis ha notificato ad Amtab il decreto ingiuntivo in relazione a “prestazioni di manutenzione effettuate”. L’azienda lo ha impugnato perché ha ritenuto il contratto “nullo per mancanza di forma”, contestando il fatto che l’originaria contraente Icai avesse affittato a Bts il ramo d’azienda interessato.
“Erroneamente il Tribunale aveva fatto discendere dalla natura di società in house, la necessità che i rapporti contrattuali con terzi dovessero prevedere la forma scritta”, riportano i giudici della Corte d’Appello che hanno ribaltato la sentenza di primo grado. È stato riconosciuto un rapporto contrattuale di manutenzione e la sussistenza e la regolarità delle prestazioni di Bts e quindi ad Amtab non resta che pagare. Vanno riconosciute anche le spese legali, raddoppiate visto il passaggio davanti alla Corte d’Appello. Si parla di un’ulteriore cifra da 250 mila per euro per un totale di 670mila.

