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Domiciliari nel b&b occupato, Elvira affronta la mamma dell’abusiva: l’inutile chiamata al 112 (2)

22 Giugno 2025
– Autore: Antonio Loconte
22 Giugno 2025
– Autore: Antonio Loconte

Elvira gestisce “La casa della nonna”, un b&b al civico 39 di via Pesole, a Noicattaro. Da ottobre scorso, come vi abbiamo raccontato nella prima parte di questa incredibile vicenda, non può più affittare la struttura e neppure può ristrutturare l’intero stabile. Un uomo, insieme alla compagna (pare incinta), ha eletto il suo domicilio nel b&b per poter scontare gli arresti domiciliari, salvo poi continuare a delinquere e finire in carcere. La storia è ingarbugliata, ma resta che una donna è privata del suo diritto a gestire una proprietà nelle sue disponibilità.

In questo video e nel successivo, potrete vivere insieme a Elvira la disperazione di non sentire la tutela delle istituzioni. Da ottobre scorso Elvira ha sporto almeno tre denunce, ha provveduto a fare una messa in mora, si è rivolta un numero imprecisato di volte ai Carabinieri del paese e a quelli della compagnia di Triggiano, a cui fa capo la stazione di Noicattaro. Alcuni giorni fa siamo andati nella struttura insieme a Elvira, con la speranza di poter avere un confronto con Sara, l’abusiva che occupa l’immobile. Al suo posto, invece, abbiamo trovato la mamma della donna, che a suon di epiteti e minacce di chiamare i Carabinieri, non ha voluto mostrare i bonifici e i titoli che dice di avere. Da allora, secondo i primi calcoli, la coppia avrebbe versato circa 2.700 euro. All’appello mancherebbero diverse migliaia di euro di mancati guadagni. Per evitare che Elvira possa entrare nella proprietà, secondo gli abusivi già violata in passato, sono stati messi una catena e un lucchettone al cancello. Un clima particolarmente teso per cui abbiamo ritenuto di dover chiamare il numero 112 per le emergenze.

Una procedura ingarbugliata, fatta di spiagazioni e attese, messaggi in spagnolo e in inglese, oltre alla necessità di dover chiamare almeno un paio di volte. Insomma, una inutile perdita di tempo, senza alla fine essere riusciti ad avere l’intervento della forza pubblica. Non era un’emergenza, c’è stato detto alla fine. Ma quando una situazione del genere diventa emergenziale? Quando qualcuno resta a terra? La situazione merita senza dubbio un intervento celere, per restituire ciò che è stato tolto a Elvira. Tra una sentenza e un’imprecazione, la mamma dell’abusiva ha detto che la casa sarà liberata entro il primo luglio. Sarà vero dopo le promesse disattese del passato? Di cos’altro c’è bisogno per intervenire? Nel video successivo, dopo avervi fatto ascoltare il resto della telefonata al 112, abbiamo accompagnato Elvira presso la stazione dei Carabinieri di Noicattaro, con l’esito che potrete apprezzare insieme a noi.

Una cosa è certa, nessuno ha detto e nemmeno mai pensato che i Carabinieri possano essere stati in qualche modo pagati dagli abusivi. Elvira si è lasciata sfuggire il termine “protezione”, inteso come la circostanza di non avere giustizia. Un’assurdità tutta italiana, almeno stando agli estratti conto e alla documentazione mostrataci da Elvira prima di decidere di andare insieme a lei sul posto.