Una buona fetta di pregiudicati vicini ai clan Parisi-Palermiti, arresti nell’ambito dell’inchiesta Codice Interno, hanno lasciato il carcere perché affetti da patologie gravi.
Un vero e proprio mistero perché a quanto pare, secondo quanto riportato da L’Edicola del Sud, le consulenze di parte, allegate alle istanze presentate dai legali, sono firmate da noti psichiatri o medici che evidenziano patologie in precedenza mai diagnosticate. O in alcuni casi anche improvvisi aggravamenti di salute.
Così i detenuti lasciano il carcere e la misura cautelare viene convertita negli arresti domiciliari. Ad un noto pusher di Japigia, ad esempio, sarebbe stata diagnosticata una dipendenza da sostanze stupefacenti. Per questo la permanenza in carcere è risultata incompatibile. L’uomo, tornato libero, è stato affidato al Sert.
Un altro affiliato al clan Parisi ha lasciato il carcere perché il suo medico legale ha improvvisamente cambiato idea sulla sua cardiopatia.

