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Non riesce a passare e suona il clacson, 64enne aggredito con calci e pugni da ragazzini: schiaffi anche alla moglie

30 Giugno 2025
– Autore: Raffaele Caruso
30 Giugno 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Un uomo di circa 64 anni è stato aggredito con calci, pugni e schiaffi da due ragazzini, nella tarda serata di sabato, nel centro di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia.

A quanto si apprende, l’uomo, che è un operatore socio-sanitario, sarebbe stato aggredito mentre stava tornando a casa in auto con sua moglie. Arrivati in piazza Pasquale Dragano, dove si sono verificate altre aggressioni in passato, ha incontrato un gruppo di giovani con i cani al guinzaglio e ha suonato il clacson perché non riusciva a passare.

A quel punto si è avvicinata una ragazzina al finestrino e lo ha schiaffeggiato. La vittima è scesa dall’auto per cercare di parlare con loro ed è stato aggredito da un altro giovane con calci e pugni. L’aggressione sarebbe proseguita anche quando il 64enne è finito sull’asfalto. Secondo quanto riferito da Pio Cisternino, presidente del movimento popolare Sangiovannese, e amico di lunga data della vittima, anche la moglie sarebbe stata schiaffeggiata.

La vittima è stata poi accompagnata da una passante al pronto soccorso dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza. Medicato, è stato dimesso all’alba di oggi con una prognosi di oltre 30 giorni per una frattura vertebrale e lesioni al volto.

“Bisogna porre l’accento su quanto accaduto ad un amico e ad un professionista buono e serio in una zona della città non nuova a certi episodi soprattutto da parte di bande di ragazzini – dice Cisternino -. Bisogna lavorare per il ripristino della legalità in una cittadina che merita serenità e che è l’emblema della pace con la figura di San Pio. Non è escluso che presto si possa costituire un comitato di cittadini per le zone della città maggiormente a rischio”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale Napoleone Cera: “A San Giovanni Rotondo due vigliacchi hanno aggredito un uomo senza motivo – afferma – chi sa, parli. Chi ha fatto questo, deve pagare, subito. Non c’è più tempo per stare zitti”. Sono in corso indagini per risalire ai responsabili.

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