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West Nile, 9 decessi e 10mila infezioni in Italia. Primi casi accertati nel Foggiano: colpiti animali da allevamento

31 Luglio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
31 Luglio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Primi casi accertati compatibili con l’infezione da virus West Nile in provincia di Foggia. Colpiti alcuni animali di allevamento della zona di Siponto, come accertato da alcuni accertamenti condotti dall’Asl di Foggia.

Nella mattina odierna è stata organizzata una riunione per definire un piano d’azione urgente. Tra le ipotesi anche quella dell’abbattimento degli esemplari risultati positivi per contenere la diffusione del virus.

Resta alta in Italia l’allerta per il virus West Nile. I casi sono in crescita ed anche il bilancio delle vittime si allunga di giorno in giorno: al momento sono nove i pazienti deceduti dall’inizio dell’anno, gli ultimi due in giornata.

Ed anche il numero delle infezioni stimate sul territorio nazionale preoccupa: sarebbero almeno 10mila, la maggioranza in forma asintomatica. Il picco dei casi si prevede dopo Ferragosto, ma a destare timore è anche l’imprevedibilità di questo virus diffuso dalle comuni zanzare Culex.

La via di trasmissione più comune del virus West Nile all’uomo è attraverso la puntura di una zanzara infetta. Va precisato che il virus non si trasmette da persona a persona per contatto con persona infetta.

AGGIORNAMENTO 14.00 – Primo caso confermato di Febbre del Nilo Occidentale in provincia di Foggia su un cavallo ricoverato in un maneggio di Siponto, nel comune di Manfredonia. A causa del grave quadro clinico, l’animale è stato soppresso. La conferma arriva dal Centro di referenza nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche (CeSME) attivo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. La segnalazione è partita da un veterinario libero professionista il 29 luglio scorso a seguito della quale il dipartimento di prevenzione, i servizi veterinari e il servizio di igiene e sanità pubblica della ASL Foggia hanno immediatamente attivato le procedure previste dal piano nazionale di sorveglianza per la West Nile Disease. Avviato il protocollo previsto per i casi sospetti, sono stati effettuati prelievi ematici e coinvolto l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata per le prime analisi. In linea con le direttive ministeriali, nell’area interessata è stata attivata la sorveglianza entomologica e veterinaria. Trasmessa a tutti i sindaci della provincia di Foggia e per conoscenza al prefetto da parte della direttrice facente funzioni del dipartimento di Prevenzione della ASL Foggia, Giuseppina Moffa una circolare nella quale si elencano le principali azioni raccomandate per contenere la diffusione delle arbovirosi, malattie trasmesse da insetti vettori come zanzare, zecche e flebotomi. In merito alla raccolta di sangue, l’Asl ribadisce che le donazioni sono sicure per donatori e riceventi. Come ogni estate, è operativo il Sistema nazionale di Sorveglianza per la circolazione dei virus trasmessi da vettori. In tutte le strutture trasfusionali è previsto, come misura precauzionale standard, un test di screening per ogni donatore che abbia pernottato in una delle province classificate a rischio.

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