Le tre persone coinvolte nella rissa avvenuta il 4 maggio all’esterno dello stadio San Nicola, durante la sfida di campionato di Serie B tra Bari e Pisa, hanno patteggiato pene da un anno e un mese ad un anno e quattro mesi di reclusione.
I tre uomini di Toritto furono arrestati il 6 maggio scorso, prima di finire ai domiciliari, essere rimessi in libertà ed essere colpiti dal provvedimento del Daspo. A distanza di tre mesi il 33enne Francesco D’Elia (il padre del bimbo che scoppiò in lacrime) ha patteggiato a un anno e un mese di reclusione, il 49enne Fabrizio Casamassima a un anno e quattro mesi e il 41enne Nicola Quarto a un anno.
Tutti rispondevano dei reati di rissa e lesioni personali (reati aggravati dall’aver commesso i fatti in presenza di minori e in occasione di una manifestazione sportiva). Per D’Elia e Quarto la pena è sospesa.
La rissa sarebbe scoppiata domenica mattina a causa del prezzo della birra, passata ad essere venduta prima a 1,50 e poi a 3 euro. A raccontare i dettagli della vicenda è stato Casamassima che ha dichiarato di aver subito, nella stessa giornata, anche l’incendio della porta di un suo locale a Bitritto. D’Elia avrebbe per prima aggredito Casamassima e Quarto, tornati poi sul posto per vendicarsi spalleggiati da altri tifosi.

