L’animalista influencer Enrico Rizzi interviene in gamba testa nella storia di Anna e dei gatti di Moodugno. Lo fa con il suo proverbiale e voluto ritardo, quello che serve per raccogliere quanti più abbonamenti possibili. La risoluzione della storia dei gatti, partita dal ritrovamento di quattro esemplari morti e buttati con il resto di cibo sul ciglio della strada, è ormai vicina, ma Rizzi ha colto subito la palla al balzo. Pubblicare un post per ringraziarci di aver sollevato la questione, nonostante la diatriba avuta in occasione dell’altra polemica sul canile di Bitonto, non cambia ciò che pensiamo di lui.
Dice di provare tenerezza per Antonio, ma il disguto per il suo modo di fare resta intatto. Cavalcare l’onda mediatica di storie cosiddette forti e farle sue. In sostanza prendersi i meriti dello sperato lieto fine e ingigantire la fiducia nei suoi confronti, per convincere un numero sempre crescente di persone a sostenere economicamente la sua attività . Un genio, prima ancora che un animalista e influencer. In tanti lo seguono e sono pronti a offendere chi maltratta e quanti lo contestano senza conoscere i fatti, senza rendersi conto di cosa dica il loro beniamino, ma soprattutto il contesto e i tempi delle sue uscite. Per la seconda volta lo abbiamo smascherato.
Ciò che conta è che si possa valutare un aiuto per Anna e per i gatti, di cui lei certamente non può occuparsi. Dal canto nostro continueremo a seguire la vicenda e a chiedere conto del perché, come in altre occasioni, si sia perso tutto questo tempo. Rizzi, in ogni caso, è il benvenuto ovunque voglia andare. In questo caso non mancheremo di ribadirgli ciò che pensiamo del suo agire.

