Un giorno sembra più lucida, quello dopo completamente sconnessa dalla realtà. Un momento appare socievole, in quello successivo ti dà l’impressione di volerti aggredire. Le altalenanti condizioni di Anna sono un ulteriore problema rispetto a ciò che si può e deve fare per darle un aiuto vero. Quando siamo arrivati, nel primo pomeriggio, fuori dalla porta dell’abitazione c’era un cittadino di Modugno in attesa. Aveva prenotato un massaggio con happy ending.
La nostra presenza ha scombussolato i piani e creato non poco imbarazzo. Un’assurda situazione, notata anche dai vicini, grazie ai quali si è potuto accendere un riflettori sulle condizioni della donna e anche dei gattini. Appare paradossale il fatto di essere riusciti ad attirare il tempestivo interessamento delle istituzioni solo grazie alla morte dei quattro gattini – sulla quale ci sono diversi punti oscuri – e non alle condizioni di Anna, già segnalate a chi di dovere da diversi anni.
Tutti sapevano, ma nessuno è intervenuto, anche solo per constatare una volta per tutte se fosse davvero una situazione meritevole di un intervento coatto. Non s’è vista neppure la guardia ecozoofila dell’Oipa che abita nella zona e che sui social, anche in diretta con l’animalista amante delle stelline, ha detto di aver patito quanto accadeva ormai da tempo. E poi i gatti, quelli adulti, per cominciare. Due dei tre rimasti in casa hanno il microchip, quindi sono stati sterilizzati e riportati nel territorio, consci del fatto che ad accudirli sarebbe stata una donna che in apparenza non era in grado di accudire neppure se stessa.
Il fatto curioso è che quei microchip non risultano registrati. Perché? Quale scelta è stata fatta per il bene di Anna e dei “suoi” gatti? Peccato, perché si è persa ancora una volta l’occasione per dimostrare che il cosiddetto Sistema è in grado di azionarsi da solo, a maggior ragione quando si tratta di storie già note ai burocrati, e non dopo l’interessamento dei media. In queste ore qualcosa succederà. La speranza di tutti è quella di assistere a un intervento dettato da un’attenta analisi della storia e non generato solo dalla pressione mediatica.

