Si sa, allo scadere dell’ultimo rintocco del calciomercato arriva il tempo dei bilanci. In casa Bari tante le novità proposte al tecnico biancorosso, Fabio Caserta, e qualche addio malinconico. Ai saluti Maita e Benali, pilastri del centrocampo degli ultimi anni. In arrivo sostituti di spessore come Verreth, Braunoder, Pagano ma non solo. Anche altri reparti sono stati rafforzati in vista della continuazione della nuova stagione. Dopo essere stati gli artefici di una rivoluzione tattica, tornano a parlare i due direttori sportivi, Giuseppe Magalini e Valerio Di Cesare: “Il cambiamento? Il nostro obiettivo. Era finito un ciclo – ha esordito Magalini- siamo molto soddisfatti del lavoro fatto. Ora è tempo di guardare il campo. A Bari abbiamo portato giocatori idonei al progetto del tecnico ed entusiasti”.
Voce alle prestazioni, reali metri di giudizio dell’operato svolto. Il Bari, reduce da un pareggio ed una sconfitta, deve macinare punti per acquisire maggiore sicurezza nelle proprie possibilità. In queste settimane lo stop dal campionato di Serie B a causa della qualificazione al campionato mondiale della Nazionale Italiana: “Noi siamo convinti di poter fare un’annata importante – ha continuato Magalini – ma oltre alle parole servono le dimostrazioni. Di una cosa sono certo, dobbiamo arrivare ai playoff e non replicare la passata stagione”.
Onestà intellettuale circa il budget messo a disposizione, medesimo dello scorso anno, con l’ammissione che senza il fallimento del Brescia molte trattative non sarebbero probabilmente mai nate. Focus su alcuni ex della scorsa stagione, come Favilli e Mantovani: “Auguriamo a tutti buona fortuna. Il mancato ritorno di Mantovani dipende da una motivazione tecnica, quello di Favilli dal mancato accordo circa le cifre”. Mistero ancora irrisolto circa il Dorval-gate conclusosi ipoteticamente con una mancata intesa tra Rubin Kazan e lo stesso giocatore.
Parole di ammirazione e supporto sia su Gaetano Castrovilli che su Matthias Verreth. Circa la nascita di un leader, Magalini ha asserito che: ” Ci auguriamo possa emergerne più di uno e che siano in tanti. Come ha sostenuto Castrovilli, il leader su tutti è sempre mister Caserta”.
Ad esprimersi non solo il direttore sportivo biancorosso ma anche il suo vice Valerio Di Cesare. Anche in questa circostanza tante le tematiche affrontate. Dall’addio di Maita e Benali, ex compagni di squadra di Di Cesare alla permanenza del capitano Francesco Vicari: “Non posso far altro che ringraziare i miei due vecchi compagni di squadra. Salutarli non è stato semplice per me. Quest’anno erano tutti in discussione ed il mister ha valutato le varie situazioni. Circa Vicari, non ha performato lo scorso anno ma può capitare”.
L’obiettivo primario era quello di ricreare un’ossatura portando giocatori di proprietà: “Questo è il vero anno della rinascita – ha dichiarato Di Cesare – Noi abbiamo cambiato con coraggio”. Oltre alla questione squadra e campo un altro compito. Sia mister Caserta che i due DS hanno mostrato particolare attenzione verso il coinvolgimento della città in quello che sarà il nuovo percorso del Bari: ” Vogliamo riportare la gente allo stadio con i risultati, mettendo in campo sacrificio e mentalità”.
Foto: SSC Bari

