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Policlinico Bari, trattamento innovativo contro tumore ginecologico raro: “Già applicato a quattro casi”

22 Settembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
22 Settembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Una diagnosi difficile, spesso tardiva, e un tumore raro che tende a ripresentarsi dopo l’intervento. Per le donne colpite dal Paget vulvare, al Policlinico di Bari arriva un trattamento innovativo, frutto del lavoro congiunto di specialisti di diverse discipline, che unisce radicalità oncologica e attenzione alla qualità della vita.

La sindrome di Paget vulvare si manifesta con sintomi spesso sfumati – come arrossamento, prurito, bruciore o lesioni persistenti tanto che può essere confusa con patologie dermatologiche benigne, ritardando frequentemente, anche di anni, la diagnosi con conseguente diffusione ed estensione della malattia.

È stato sviluppato presso l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia, diretta dal professor Ettore Cicinelli. Nell’intervento multidisciplinare i dermatologi, con la dottoressa Lucia Lospalluti, dell’équipe diretta dalla professoressa Caterina Foti, hanno avuto un ruolo centrale nella diagnosi differenziale e nel monitoraggio clinico delle lesioni. Gli interventi chirurgici sono eseguiti dal professor Ettore Cicinelli, per l’asportazione della malattia con il fondamentale ed originale contributo dei chirurghi plastici dell’Unità complessa diretta dal professor Giuseppe Giudice che, assistito dal dottor Domenico Giglietto, ha eseguito la fase ricostruttiva in due tempi chirurgici utilizzando, nel primo stage, un derma artificiale, sostituito successivamente (secondo stage) da un innesto di cute autologa.

Per garantire la qualità e la radicalità dell’escissione della lesione è stata indispensabile la valutazione istologica intra-operatoria degli anatomo-patologi dott. Gerardo Cazzato e dott.ssa Anna Colagrande mediante tecnica di MOS modificata. Negli ultimi mesi sono già stati trattati seguendo questo protocollo multidisciplinare con successo 4 casi.

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