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Botulino nel miele, bimbo di 6 mesi salvato al Pediatrico di Bari: farmaco somministrato in meno di 24 ore

7 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
7 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Un bimbo di sei mesi, affetto da botulismo infantile, è stato salvato dagli infettivologi e rianimatori dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Il piccolo, ricoverato lo scorso 22 settembre con paralisi delle pupille, scarsa reattività agli stimoli e progressiva debolezza muscolare, è stato affidato alle cure degli infettivoligi, che hanno subito sospettato un possibile caso di botulismo infantile e avviato tutti gli accertamenti necessari.

Dalla direzione dell’ospedale pediatrico, attraverso la Control room dell’azienda ospedaliero universitaria barese, sono stati quindi contattati l’Istituto superiore di sanità e il Centro antiveleni di Pavia, passaggio necessario per ottenere il siero specifico contro la tossina botulinica.

Il piccolo è stato trasferito in terapia intensiva mentre la polizia si è attivata per trasferire il farmaco a Bari, che è stato infuso a meno di 24 ore dalla diagnosi, salvando la vita al bimbo. Il paziente è uscito dalla terapia intensiva il 29 settembre ed è stato trasferito con i suoi genitori in un ambiente protetto, ieri pomeriggio è tornato a casa.

“Il miele può contenere spore del botulino ed è probabile, in questo caso, che sia stato il fattore che ha provocato l’intossicazione – spiega Danny Sivo, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Bari -. Nei bambini molto piccoli queste spore possono svilupparsi nell’intestino e diventare pericolose, diversamente da quanto avviene nell’adulto. Per questo motivo si raccomanda sempre di non dare miele ai bambini sotto l’anno di vita”.

“La tempestività della diagnosi e la multidisciplinarietà della nostra azienda – conclude il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce – hanno fatto la differenza”.