È partito ieri mattina a Bari, in via di Maratona (nel tratto compreso tra via Verdi e l’accesso allo stadio della Vittoria), il cantiere per la realizzazione della linea verde del progetto Brt (Bus rapid transit), finanziato dal Pnrr per un importo complessivo di quasi 160 milioni di euro.
I lavori interessano un’area di 9.150 metri quadri nella quale sorgerà il capolinea delle linee verde e blu, che diventerà quindi uno dei nodi di scambio intermodale da cui passeranno anche alcune nuove linee del trasporto pubblico locale in circolazione nei quartieri San Paolo, Santo Spirito, Palese e San Girolamo.
I primi lavori riguarderanno la demolizione e il rifacimento dei marciapiedi perimetrali, con la successiva creazione delle sezioni di ingresso e di uscita degli autobus. Il capolinea potrà ospitare quattro vetture Brt, sarà inoltre realizzato un edificio di servizio per gli autisti Amtab e due aree di parcheggio per le auto. Previsti, inoltre, altri due stalli destinati alla sosta temporanea di ulteriori mezzi in caso di emergenze.
E non mancano le polemiche. I titolari delle attività commerciali del Municipio II, la zona più colpita dai lavori, hanno dato il via a partire da ieri pomeriggio ad una protesta silenziosa, abbassando le saracinesche a partire dalle ore 18 di ieri.
Sono circa 80 le attività situate tra via Don Luigi Sturzo, corso Benedetto Croce, via GIovanni XXIII, via della Costituente, via della Resistenza e viale Unita d’Italia che hanno chiuso in anticipo.
Il comitato “No Brt” ha cercato negli ultimi tempi di avviare un dialogo con l’amministrazione comunale sottolineando le criticità del progetto, a partire dalla perdita dei 1200 posti auto e quindi anche delle conseguenze sul lavoro.

