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Tragedia di Verona, tra i feriti anche un carabiniere di Bisceglie. Il sindaco: “Giuseppe scosso per la morte dei colleghi”

15 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
15 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

C’è un carabiniere 45enne originario di Bisceglie, Giuseppe Benso della Squadra operativa di supporto di Mestre, tra i 17 feriti dell’esplosione del casolare avvenuta ieri a Castel D’Azzano, dove tre fratelli avevano saturato i locali con il gas per evitare di venire sfrattati, in cui sono morti tre Carabinieri. Tra le vittime  il 56enne Luogotenente Marco Piffari, originario di Taranto. Oltre a lui hanno perso la vita il Carabiniere Scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo Valerio Daprà.

Il carabiniere di Bisceglie ha riportato ustioni a viso e mani ed è ricoverato nell’ospedale di Mestre. Il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, ha incontrato la sua famiglia. “Nel pomeriggio ho portato il nostro affettuoso saluto, l’abbraccio corale e la vicinanza della città ai genitori di Giuseppe – si legge sui social -. Il nostro concittadino non è in pericolo di vita ma è comprensibilmente molto scosso per la morte dei suoi colleghi”.

“Ancora sgomenti e increduli per la follia del gesto che ha provocato così tanto dolore, ci stringiamo attorno a Giuseppe, augurandogli una pronta guarigione e di poterlo abbracciare presto qui a Bisceglie – conclude Angarano-. Il nostro commosso pensiero va anche ai tre carabinieri che hanno perso la vita e alle loro famiglie”.

La tragedia ha scosso l’Italia intera. Nell’esplosione sono rimasti feriti altri 11 carabinieri, tre poliziotti e un vigile del fuoco, tutti ricoverati nei vari ospedali della provincia scaligera, per ustioni e ferite ma non in pericolo di vita. Le vittime, assieme alle squadre speciali dell’Arma stavano intervenendo per sgomberare l’edificio, pignorato da anni e dal quale dovevano venire evacuati i tre, Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, agricoltori e allevatori da tempo alle prese con problemi finanziari e ipotecari.

Lo sgombero era stato programmato da giorni dopo vari tentativi negli ultimi anni mai andati a buon fine, anzi con precedenti minacce di farsi saltare in aria. Così sono stati fatti arrivare sul posto carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell’Uopi, specializzati in azione antiterrorismo. La casa era però già satura di gas e l’esplosione è stata innescata all’apertura della porta d’ingresso, che ha investito le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che stavano facendo irruzione. L’intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. Sul posto erano presenti anche i Vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente, ma per i tre carabinieri non c’è stato nulla da fare.

Dei tre fratelli Franco è scappato ed è stato poi trovato e fermato poco lontano, Maria Luisa e Dino sono ricoverati ma non in pericolo di vita, e sono piantonati in stato di fermo all’ospedale.