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Truffa allo Stato a Bari, fondi Covid ottenuti senza requisiti grazie all’amico commercialista: 10 indagati – I NOMI

16 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
16 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

La Procura di Bari ha notificato un avviso di conclusione indagini nei confronti di 10 persone, accusate a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità di truffa aggravata, malversazione ai danni dello Stato e riciclaggio.

Secondo l’accusa alcuni degli indagati avrebbero ottenuto nel 2021 illegittimamente i finanziamenti pubblici previsti dal Decreto Liquidità per far fronte all’emergenza Covid. I soldi sarebbero poi finiti nelle loro disponibilità grazie alla complicità di un ex commercialista, già coinvolto in indagini simili nel passato.

Gli indagati sono i baresi Marika Di Cosola, 33 anni, Vito Di Cosola, 61 anni (padre e figlia), Tiziana Di Chio, 56 anni (moglie del secondo), Fabrizio Romito, 35 anni (compagno della 33enne), l’ex commercialista Raffaele Catacchio, 82 anni (detto Lucio). Indagati anche Pietro Giuseppe Mastrangelo, 68 anni, di Putignano, Giovanna Fornelli, 59 anni di Bari, Jamillo Fabbrizi, 35 anni di Roma, Antonio Pellegrino, 50 anni di Bari, Salvatore Guerra, 50 anni di Mattinata. A riportarlo è La Gazzetta del Mezzogiorno.

Tutto ruota attorno alle verifiche della Guardia di Finanza sulle società Future Fleath, Technological Charme e Best Quality, riconducibili alla famiglia Di Cosola. Le tre imprese avrebbero presentato richieste di finanziamento da 30mila euro ciascuna, i soldi ottenuti sarebbero poi stati trasferiti su conti correnti personali riferiti ai membri della famiglia Di Cosola. Le altre persone coinvolte nell’inchiesta rispondono di riciclaggio perché i conti correnti delle proprie società avrebbero ricevuto bonifici dalla famiglia Di Cosola.