Nella giornata di ieri si è tenuta una nuova udienza dell’inchiesta a carico di Giovanni Miniello, il ginecologo barese accusato di violenza sessuale, tentata e consumata, e lesioni personali nei confronti di sue ex pazienti.
Ieri è stata ascoltata per un’ora una delle presunte vittime. “Mi ha chiesto delle mie abitudini sessuali, dandomi della monellina, e quanti partner avessi avuto. Domande atte a indagare le mie abitudini sessuali che non avevano nulla a che fare con la presenza del papilloma virus”, il racconto della donna che ha parlato di un disagio provato durante le visite.
Decise di non parlarne con nessuno, salvo poi farlo con il compagno dopo aver visto i servizi de Le Iene. “Durante la prima visita cercai di riportare il discorso su questioni più mediche – ha aggiunto -.. Ma continuò a farmi domande intime e a parlami della “bonifica” con cui, grazie al suo sperma, avrebbe risolto il mio problema. Poi mi controllò il seno con una palpazione non normale. Quando vidi il servizio in tv mi resi conto di non essere stata l’unica a provare disagio”.
“La seconda visita, per me, è stata più turbante perché oltre a essere più condita rispetto a quanto ho appena detto, lui, senza il mio consenso, mi disse di girarmi per controllare il culetto – ha concluso -. Mi mise in quadrupedia e mi infilò qualcosa che mi fece molto male, fino alle lacrime, spruzzandomi qualcosa all’interno, e facendo poi una fotografia mostrandomi un puntino bianco dove avrebbe potuto attecchire il virus. Appena libera, mi dette delle pacche sul sedere invitandomi a rivestirmi”.

