Skip to content

Spezia-Bari 1-1, cinismo al “Picco”: la squadra biancorossa passeggia in superiorità numerica per un’ora

7 Novembre 2025
– Autore: Claudia Santoro
7 Novembre 2025
– Autore: Claudia Santoro

Anticipo della dodicesima giornata di campionato tra Spezia e Bari. Allo Stadio “Alberto Picco” i biancorossi non riescono a smuovere il risultato dall’1-1 nonostante l’inferiorità numerica dei padroni di casa dagli ultimi rintocchi del primo tempo. I pugliesi peccano di poco cinismo palesando i due volti di una squadra ancora troppo vulnerabile e vacillante per poter credere  di ambire in un obiettivo diverso dalla salvezza. Se nel primo tempo si era avuta l’impressione di vedere in campo una squadra più caparbia e combattiva, nella ripresa si ritorna al classico canovaccio con clima appiattito.

Chi ben comincia è a metà dell’opera, recita un noto proverbio. Il Bari difatto impatta bene la partita mostrandosi sin da subito propositivo ed avvincente. La rete del vantaggio arriva meritatamente con Gytkjaer al 7′. I pugliesi diversamente dal solito non si arenano e continuano a spingere. Dapprima Dorval calcia nello specchio della porta, dopodichè Nikolaou colpisce pericolosamente di testa la palla servitagli dal calcio d’angolo battuto da Matthias Verreth.

Lo Spezia di Donadoni non demorde. Attende e studia il tallone d’Achille dei biancorossi scoperti su contropiede e lacunosi nel reparto difensivo. La rete del pareggio non tarda ad arrivare ed al 36′ Vlahovic serve l’assist per Kouda, smarcato e dimenticato dalle retrovie del Bari. Ancora un errore dell’ex difensore del Palermo, Nikolaou, che pecca di superficialità. Il clima si accende ma i liguri commettono un errore pagato caro. Espulsione diretta per l’autore della rete al 42′ a causa di un fallo effettuato ai danni di Giulio Maggiore.

Ripresa da dimenticare. Gli ospiti perdono la verve iniziale e concedono troppi spazi ad uno Spezia che tenta di imbastire svariate azioni offensive. Gioco interrotto per una decina di minuti a causa di un incidente avvenuto nella curva Ferrovia. Parrebbe che un ultras spezzino sia caduto nel fossato. Salvato dall’azione dei VVF presenti sul campo, parrebbe fuori pericolo. Il gioco riprende ma non effettivamente. La squadra di Caserta non riesce ad imprimersi nonostante i cambi effettuati dal tecnico. In chiusura una parabola a taglio battuta da Partitpilo finita nel dimenticatoio. Nessuno ci ha creduto sino in fondo.

L’ultima azione del Bari incarna quello che questa squadra rappresenta. Manca l’uomo della zampata finale, il trascinatore, colui che si fa carico della squadra per apporre la firma di una vittoria o di una prestazione sentita quanto meritata. I due risultati positivi biancorossi rimediati contro il Cesena ed il Mantova avevano lasciano perplessi i più. Non avevano difatto convinto le prestazioni generali della squadra che sembrava aver vinto più per fortuna che per meriti. Classifica di poco smossa ed un punto guadagnato prima dell’arrivo della sosta.

Foto: SSC Bari

Galleria