I giudici della Corte d’Assise di Appello di Bari hanno condannato a 20 anni di reclusione il boss barese Domenico Velluto al termine del processo di appello bis sull’omicidio del 26enne Rocco Sciannimanico, ucciso il 14 febbraio 2001 per un debito di droga.
La condanna era stata annullata nel 2022 dalla Cassazione, ma i giudici della Corte d’Assise hanno ribaltato la sentenza. In origine l’inchiesta era stata archiviata per insufficienza di prova, ma le dichiarazioni rilasciate dall’ex moglie di Velluto nel 2015 hanno poi permesso alla Dda di Bari di riaprire il caso.
La donna, dopo aver aspettato il marito sotto casa per andare a cena nel giorno di San Valentino per ben due ore, sospettò di un’amante. L’uomo, per dimostrarle che si trovava altrove ma non con una donna, la portò sul luogo del delitto mostrandole il segno del cadavere ancora presente sull’asfalto.

