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Policlinico Bari, 78enne muore per la pinza dimenticata nell’intestino durante l’intervento: assolto medico

10 Novembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
10 Novembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Onofrio Caputi Iambrenghi, professore di Gastroenterologia, è stato assolto della terza sezione penale della Corte d’appello di Bari il 23 ottobre scorso “per non aver commesso il fatto” nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del 78enne Antonio Gigliola, deceduto al Policlinico di Bari nel 2017.

I Giudici della Corte hanno riconosciuto che il prof. Caputi Iambrenghi non ha avuto, né poteva avere, alcuna parte nella “dimenticanza” della pinza nel corpo del paziente che ne ha poi causato il decesso e hanno pertanto escluso ogni sua responsabilità.

La Corte d’appello ha travolto la sentenza del Gup del 2022 che, in giudizio abbreviato, aveva invece ritenuto la responsabilità del prof. Caputi Iambrenghi, condannandolo ad un anno.

L’inchiesta prese il via dalla denuncia dei nipoti della vittima. Dopo il primo intervento il 78enne iniziò ad accusare forti dolori e dai drenaggi fuorusciva fluido verde scuro, le condizioni peggiorarono sempre di più con il passare del tempo fino al coma e al ricovero in Rianimazione. Secondo i periti la presenza della pinza ha causato la compressione della zona digiunale che è stata fatale.

 

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