Se il tempo lo si trascorre in compagnia gustando per giunta buon cibo la delusione calcistica passa in secondo piano: parola di tifoso. Le testimonianze raccolte in giro per l’Italia con la rubrica “U Bbàre, le storie dei tifosi” ci narrano di come anche nei momenti calcistici più duri e difficili l’aspetto culinario possa riuscire ad “addolcire” la pillola. Si organizzano così trasferte non solo per la passione verso la maglia ma anche decidendo menù e portate principali da condividere all’esterno dello stadio. Ad Empoli tra teglie di lasagne, pasta al forno e focacce c’era l’imbarazzo della scelta.
Non solo Puglia sui banchetti allestiti ma anche Piemonte, Liguria, Toscana a seconda della provenienza dei tifosi. Al Carlo Castellani Computer Gross Arena abbiamo trovato più di biancorosso impegnato nel gustare pietanze invitanti: “Volete favorire? Qui trovate taralli, pizzelle e la punta di fassona piemontese”. La convivialità, l’unica garanzia di questo periodo poco florido per la piazza. Con il ritorno del tecnico, Vincenzo Vivarini, c’è stato anche chi ha manifestato piccoli accenni di ottimismo: “Sono un sostenitore di Vivarini, se pur vero che a Frosinone e Pescara non sia riuscito ad esprimersi”. Di altra visione coloro i quali fanno della salvezza della categoria l’unico obiettivo da tenere ben a mente.

