Si riaccendono le polemiche attorno a Francesca Albanese. La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, lo scorso agosto, ha ricevuto le chiavi della città dal sindaco di Bari, Vito Leccese.
A fare scalpore sono state le ultime dichiarazioni sull’assalto, avvenuto venerdì scorso, di un gruppo pro Pal alla redazione de La Stampa di Torino. “Condanno l’irruzione ma questo deve essere anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro, per riportare i fatti al centro del nuovo lavoro e, se riuscissero a permetterselo, anche un minimo di analisi e contestualizzazione”, le sue parole.
Sulla vicenda è intervenuto il deputato Davide Bellomo, capogruppo di Forza Italia in commissione giustizia alla camera, che ha chiesto al sindaco, Vito Leccese, di ritirare le chiavi della città. “Le affermazioni giustificano la violenza e rappresentano un vergognoso e pericoloso attacco alla libertà di stampa”, le sue parole.
Sul caso è intervenuto anche il sindaco Leccese. “Giustificare la violenza come un monito, anche solo con un’uscita infelice, è qualcosa che non dovrebbe mai accadere a maggior ragione se alcuni atti vanno a intaccare un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, qual è la libertà di stampa. Si tratta di una dichiarazione lontana dai valori in cui credo, come sindaco e come cittadino italiano – le sue parole -. Il conferimento delle chiavi della città non è stato un riconoscimento individuale ma un atto di adesione della comunità a un ideale di giustizia e solidarietà nei confronti del popolo palestinese, vittima della brutale aggressione israeliana. È un gesto dal forte valore simbolico: significa aprire idealmente la nostra comunità a un orizzonte più ampio, di affermazione di una cultura di pace in continuità con la storia di Bari e con l’identità del nostro santo patrono, San Nicola, simbolo di accoglienza e di dialogo tra popoli e culture”.

