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Calcio, Vivarini e le considerazioni sul Sudtirol: “A Bolzano intensità ed aggressività alte. Sarà una battaglia”

11 Dicembre 2025
– Autore: Claudia Santoro
11 Dicembre 2025
– Autore: Claudia Santoro

Una squadra matura e consolidata. Queste le due caratteristiche principali del Sudtirol prossimo avversario dei biancorossi. I pugliesi scenderanno in campo allo Stadio Druso di Bolzano sabato alle ore 15:00. Una partita fondamentale tra due squadre che occupano la quindicesima e sedicesima posizione in classifica. Il Bari con un punto in più grazie al pareggio strappato all’82’ contro il Pescara lo scorso 8 dicembre. Abili nel sviluppare molto gioco sulle corsie esterne i sudtirolesi fanno principale riferimento su Salvatore Molina un instancabile motorino che percorre chilometri e serve una grande quantità di cross per gli attaccanti e per gli inserimenti delle mezzali. Fondamentali anche Pecorino, Casiraghi e Martini. Per il Bari sarà un ottimo banco di prova ove tentare di superare il blackout psicologico causato da prestazioni poco incisive e fin troppo vacillanti.

Vincenzo Vivarini assisterà alla partita dalla tribuna. Difatti alla fine della gara casalinga contro il Pescara il direttore di gara, visibilmente infastidito, ha espulso non solo il difensore Meroni ma anche il tecnico del Bari, il Vice Direttore Di Cesare ed il medico Caputo. Un turno di squalifica per loro. In diffida Castrovilli che attualmente è ad un giallo dalla squalifica. Occorrerà prestare attenzione anche a questi aspetti nella partita contro i sudtirolesi il cui gioco si presenta spesso falloso e fisico: “Il Sudtirol è una squadra ben definita ed aggredisce i portatori di palla in maniera costante. E’ difficile mantenere il campo contro di loro. In fase di possesso palla cercano la profondità”.

Per il Bari una chiara necessità di raccimolare punti: “Dobbiamo fare risultato perchè se no la situazione diventa difficile. Bisognerà andare decisi per accettare la loro battaglia. Sotto l’aspetto tecnico e qualitativo potremo essere incisivi e far male. In questa partita voglio vedere alzare la capacità di essere aggressivi”. Più di qualche segnale d’allarme dall’infermeria. Vicari con sintomi influenzali persistenti, Bellomo con un fastidio al polpaccio rimediato nella giornata di ieri e Castrovilli con molta probabilità potrebbe partire dalla panchina a causa della presenza di un’ematoma frutto di problemi fisici pregressi: “Se pur vero che ho dato molta continuità ad una formazione, ora ho necessità di valutare altri ragazzi. Kassama lo vedo tonico e guerriero mentre Mavraj deve maturare su alcuni punti. Bisogna ragionare sull’energia dei giovani che può essere fondamentale”.

Pochi dubbi per Vivarini circa il potenziale della squadra da lui ritenuta forte e qualitativa: “Questa è una squadra forte. Nell’analisi che ho fatto prima di venire ho valutato nel complesso il gruppo ed ha tutte le qualità per poter fare meglio. Se non sei sereno però viene meno tutto. Di conseguenza in questo momento dovremo cercare calma”. Ritorna il tema della mancata serenità aspetto che secondo il tecnico biancorosso precluderebbe la possibilità di disputare delle partite qualitative. Un altro aspetto riscontrato è l’approccio agli aventi che dev’essere gestito in maniera differente rispetto al passato: “Vi faccio un esempio. A me piace, se perdo palla, andare in aggressione però c’è da scardinare chi corre indietro”.

Moncini e l’errore su calcio di rigore. Una parentesi discutibile apertasi durante la partita contro il Pescara. L’attaccante biancorosso difatti ha ribattuto il tiro per due volte sbagliando in entrambi i casi: “Sono cose che accadono. Chi non batte i rigori non li sbaglia, altrimenti può capitare”. Non solo individualità ma anche altri fattori sono quelli che Vivarini dovrà porre al centro dell’attenzione in vista del mercato. La squadra non corre, manca la velocità: “Facciamo pochi metri nelle partite sia sulle ripartenze che sui palloni persi. In questo momento la squadra prende qualche secondo in più e su questo dovremo andare a lavorare con calma”.

Fragilità psicologica dettata dalla mancata consapevolezza delle proprie doti. Questo, secondo Vivarini, il focus attorno al quale vertono i problemi della squadra: “Senza ferocia nel difendersi, aggressività d’attacco, forza e coraggio come fai a giocare? Se la partita a Bolzano la interpreti impattandola come delle signorine in campo torni a casa con zero punti”.

Foto: SSC Bari