A distanza di un anno, da quel 8 dicembre, siamo tornati a intervistare Francesco Rubini, il tassista accoltellato da Giovanni Monno e Angela De Vincenzo a Bari.
I due sono stati condannati, rispettivamente a 6 anni e mezzo e 2 anni e 8 mesi di reclusione, con l’accusa di lesioni personali e tentata rapina con le aggravanti della crudeltà e dell’uso dell’arma. Quella sera, fingendosi clienti, aggredirono il tassista Francesco Rubini nel tentativo di rapinarlo ferendolo con una ventina di coltellate.
Dopo essere saliti a bordo del taxi guidato da Rubini, che era alla sua prima settimana di lavoro, hanno finto di non avere soldi convincendolo ad accostare per poi accoltellarlo ripetutamente. L’aggressione fu registrata dalla dashcam montata nel taxi. Le immagini hanno mostrato Monno che, dopo avere puntato il coltello alla gola di Rubini, lo ha minacciato di morte per poi sferrare più di venti coltellate a viso, spalle e dorso. I due sono poi fuggiti dopo l’intervento di un soccorritore richiamato dalle urla del tassista. Rubini fu poi medicato al Policlinico di Bari con oltre 120 punti di sutura e una prognosi di 25 giorni. La coppia venne stata arrestata nel giro di poche ore.
La storia ebbe parecchio clamore, soprattutto per le dinamiche violente dell’aggressione. A distanza di un anno siamo tornati a parlare con Francesco per capire se qualcosa è effettivamente cambiato.

