Posti di lavoro da domestica o badante, buoni pasto, 50 euro ma anche una bombola del gas offerta in cambio di un voto. Questo è uno dei dettagli che emerge dall’inchiesta per corruzione elettorale che fa riferimento alle Comunali del 2020 di Grumo e di una richiesta presentata da una “elettrice”, tramite messaggio audio inviata da parte di un’indagata al candidato, poi eletto, Nicola Lella (diventato poi assessore alla Legalità). “La signora è venuta di nuovo e ha detto: ho tutti gli amici di mio figlio, faccio venire mio figlio per il rappresentante di lista, però voglio la bombola del gas”, le parole scambiate.
Uccide la mamma 52enne con l’ascia da boy scout, arrestato il 21enne Filippo Manni: Racale sotto choc
- di: Raffaele Caruso
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