Fino a quando non ci siamo trovati faccia a faccia con Anna, non avremmo mai potuto immaginare di avere a che fare con una storia vera. Nei giorni scorsi una donna ha trovato quattro gatti morti per strada, non distanti da casa di Anna. I corpi degli animali erano insieme alla lettiera e a resti di cibo. Una scena raccapricciante, finita sui social. Solo la punta dell’iceberg di una burocrazia che fino alla fine ci ammazzerà tutti. La storia di Anna e del rapporto malato con i “suoi” gatti “selvaggi” è nota anche alle istituzioni competenti da oltre un anno.
Alcune gattare si erano interessate della questione, avvisando “chi di dovere” (che già sapevano in quel momento ndr.), riuscendo a sterilizzare un paio di animali. Niente di definitivo, perché un vero intervento istituzionale non c’è mai stato né per valutare le condizioni psico fisiche di Anna né per assicurare ai gatti una sorte diversa da quella patita. Oggi, stando a quanto siamo riusciti ad apprendere, la situazione si starebbe sbloccando. Il responsabile del randagismo del comune di Modugno, paese in provincia di Bari in cui si consuma questa tragedia, avrebbe allertato i Carabinieri, senza l’ausilio dei quali non è possibile entrare con la forza in casa di Anna per constatare lo stato dei luoghi, delle persone e degli animali. Antonio ha provato a parlare con la padrona di casa, che si prostituirebbe per riuscire a campare e procurarsi la sostanza di cui farebbe uso, ma non c’è stato niente da fare.
Instaurare un dialogo è impossibile, così com’è impossibile respirare nelle vicinanze delle finestre dell’abitazione, pur trovandosi per strada. La puzza è tremenda. Alle minacce e ai deliri di Anna, invece, non diamo neppure peso. La donna, infatti, non sembrava in sé, convinta di essere una guardia giurata in servizio presso un carcere e di uccidere i gatti, come in Cina, per ricavare frecce e tasti per il cellulare. Speriamo in un intervento istituzionale immediato, pur essendo le periodo dell’anno dove più di ogni altro tutte le attività, anche quelle vitali, vengono procastinate.

