Domenica mattina, mancano una manciata di minuti alle otto. Un’ambulanza del 118 con tre operatori a bordo è in emergenza, sta andando a sirene spiegate su un codice giallo, dunque su un paziente mediamente grave. Il traffico è quello di una domenica di fine luglio: in giro ci sono poche auto. Il mezzo di soccorso sta attraversando l’incrocio tra via Giulio Petroni e viale Giovanni XXIII. Il semaforo, come si vede nel video che siamo in grado di mostrarvi, è rosso.

L’ambulanza ha quasi superato l’incrocio, ma dalla sua destra sopraggiunge un’Audi a tutta velocità. A bordo ci sono quattro cittadini stranieri. Nessuna frenata, solo un impatto violentissimo con la parte posteriore destra del mezzo di soccorso, che viene sbalzato e finisce la sua corsa contro il muro dopo aver distrutto i due dissuasori metallici sul marciapiede. La Polizia Locale, intervenuta sul posto per i rilievi, dovrà stabilire di chi sia la responsabilità, ma dal video emergono già le prime risposte sulla dinamica dell’impatto.

Pur avendo il semaforo verde, si può percorrere un grande incrocio come quello teatro dell’incidente a tutta velocità? Cosa stava facendo il conducente per non vedere l’ambulanza e non sentire le sirene? Tutte le persone coinvolte sono rimaste ferite e trasportate in Pronto Soccorso, con un codice rosso per dinamica. Due dei tre operatori del 118 sono stati ricoverati. Uno di loro, una soccorritrice è stata operata a causa di un brutto trauma cranico e facciale. La donna ha subito anche la frattura del femore. Ai conducenti, come atto dovuto, è stato fatto l’alcol test, ma ancora non si conoscono gli esiti.