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Auto contro palo a Taranto, Sharon Bonillo muore a 19 anni: i familiari chiedono risarcimento di 1,5 milioni

3 Dicembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
3 Dicembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

I familiari (genitori, fratello, nonne e zia materna) di Sharon Bonillo, la 19enne morta dopo tre giorni di agonia in seguito all’incidente avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2024 in via Mediterraneo a Taranto, hanno chiesto un risarcimento complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.

Nel corso della seconda udienza i genitori si sono costituiti parti civili. A processo c’è la 34enne Marika Simonetti, la donna alla guida della Fiat 500 sulla quale viaggiava la giovane Sharon. L’accusa è di omicidio stradale, Simonetti ha chiesto di essere giudicata con il rito abbreviata.

Imputati anche tre dipendenti del Comune, due tecnici e la responsabile del servizio di manutenzione delle strade. La Fiat 500 quella notte viaggiava ad una velocità superiore a 100 chilometri all’ora con un limite massimo di 50. L’auto superò un’Opel Corsa senza rispettare la distanza laterale e la urtò, prima di finire fuori strada e schiantarsi conto un palo dell’Enel. Troppo gravi i traumi riportati dalla 19enne, deceduta in ospedale tre giorni dopo.

Il posizionamento del palo dell’Enel, a meno di due metri dalla strada e privo di protezione, secondo la Procura, rappresenta una concausa della morte della 19enne. La vittima e la conducente della Fiat 500 non si conoscevano, quella sera Sharon, dopo aver partecipato a una festa, accettò il passaggio per rientrare a casa.