Pistole in discoteca per fare sfoggio del proprio potere davanti a tutti. Questa è l’usanza più in voga tra i giovani rampolli baresi che scelgono i locali notturni come “campo di guerra”. Come i baby Palermiti e Parisi, arrestati per detenzione di armi da sparo e per aver nascosto una pistola al Divinae Follie di Bisceglie.
In un locale di Giovinazzo, secondo quanto raccontato da un collaboratore di giustizia, invece un giovane affiliato del clan Strisciuglio avrebbe addirittura estratto una pistola e puntata in faccia al trapper Capo Plaza dopo un selfie rifiutato. A riportarlo è il Corriere del Mezzogiorno. Spesso, purtroppo, a permettere l’ingresso delle armi in discoteca sono gli stessi bodyguard, spesso loro amici.
“Gli piaceva che le persone lo dovevano vedere armato, lui cammina con la pistola addosso, racconta il collaboratore di giustizia Gianfranco Catalano sul giovanissimo Eugenio Palermiti. Tutto questo nonostante il parere contrario del nonno omonimo e di suo padre Giovanni.

