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Bari, corteo funebre in “stile Gomorra” per Christian Di Gioia. I centauri si difendono: “Arroganti ma non mafiosi”

10 Luglio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
10 Luglio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Si difendono alcuni dei 100 motociclisti che la mattina del 24 giugno 2023 parteciparono al corteo non autorizzato per scortare il feretro di Christian Di Gioia, il 27enne deceduto in un incidente stradale.

Nel tragitto, compiuto a tratti anche contromano, ci fu una tappa sotto casa del boss Palermiti di Japigia e una seconda davanti al carcere di Bari. La Dda ha chiesto condanne fino a 2 anni e 8 mesi di reclusione con l’accusa di blocco stradale aggravato da metodo e agevolazione mafiosa.

I centauri, tramite le loro difese, hanno ribadito che il corteo non è stato mafioso. “È stato un atteggiamento arrogante che però non ha niente a che vedere con la mafia. Non siamo di fronte ad una irruzione alla Gomorra”, le parole dell’avvocato Nicola Quaranta, uno dei difensori, riportate da La Gazzetta del Mezzogiorno.

Nel processo il Comune di Bari si è costituito parte civile chiedendo 500mila euro di risarcimento danni. Si tornerà in aula il 24 settembre per repliche e sentenza.

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