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Bari, nuovo sistema con intelligenza artificiale contro l’abbandono dei rifiuti: individuati 800 conferimenti illeciti

4 Settembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
4 Settembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

La ripartizione Tutela ambiente e la Polizia Locale rendono noto il report del primo mese di attività del nuovo sistema di videosorveglianza mobile di ultima tecnologia, con piattaforma gestionale integrata supportata da intelligenza artificiale, dedicato al contrasto agli errati conferimenti e all’abbandono dei rifiuti in ambito comunale.

Il nuovo sistema del tipo “Multivideo Trappola”, costituito da 11 postazioni dotate in totale di una quarantina di fototrappole, è attivo dallo scorso agosto. Nel dettaglio, dal 3 agosto al 2 settembre, in 30 giorni di funzionamento, le telecamere hanno rilevato quasi 800 conferimenti illeciti di rifiuti: 501 abbandoni a mano e 295 episodi in cui sono state individuate le targhe dei mezzi usati per lo smaltimento non corretto.

“Oggi disponiamo del primo bilancio del nuovo sistema, attivato in via sperimentale per un anno, che consente un controllo più preciso ed efficace del territorio, nell’ottica della prevenzione e del contrasto dei fenomeni di abbandono illecito di rifiuti – sottolinea l’assessora al Clima, all’Ambiente e alla Transizione ecologica Elda Perlino -. I primi dati ci dicono che le 11 postazioni entrate in funzione a inizi agosto, hanno catturato con le telecamere ben 800 abbandoni in 30 giorni, producendo più video per ogni episodio, da diversi punti di vista, e consegnando alla Polizia Locale i migliori fotogrammi, anche delle targhe, per procedere con l’individuazione dei trasgressori e, dunque, con le contestazioni. Le telecamere, purtroppo, hanno ripreso tantissimi comportamenti illeciti, dall’abbandono del sacchetto fuori dai cassonetti agli ingombranti scaricati nelle campagne: mobili, lavandini, materiale edile. Questa è l’ennesima iniziativa di contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti messa in campo dall’amministrazione comunale in funzione non solo repressiva ma anche preventiva, soprattutto nelle zone più critiche della città o dove registriamo una minore collaborazione dei cittadini. Le postazioni, voglio ricordarlo, sono mobili e si sposteranno nei prossimi mesi in tutta la città, dal centro alle zone più periferiche e a ridosso delle campagne. Faccio, quindi, ancora un appello ai baresi e a chi raggiunge ogni giorno la nostra città, affinché abbiano davvero a cuore la tutela dell’ambiente, oltre che il decoro urbano”.

“Le nuove telecamere rappresentano uno strumento in più, potente e capillare, a disposizione degli agenti della Polizia Locale, che continuano quotidianamente a presidiare il territorio, con azioni di controllo e di sensibilizzazione – dichiara l’assessora alla Vivibilità urbana e Protezione civile Carla Palone -. L’uso delle nuove e più moderne tecnologie ci fornisce, ora, un grande supporto, che si affianca all’attività quotidiana del nostro nucleo antidegrado, che da mesi attraversa strade, piazze e campagne. Solo ieri gli agenti hanno scoperto e sanzionato un’impresa che abbandonava rifiuti a Japigia e che, oltre a pagare una sanzione di 6750 euro, sarà costretta a risarcire Amiu del costo sostenuto per lo smaltimento dei rifiuti lasciati per strada illecitamente. Spesa che, senza l’intervento della Polizia Locale, sarebbe invece gravata sulle finanze di noi baresi. Auspichiamo che l’azione congiunta degli agenti su strada e delle fototrappole, ora potenziate, faccia capire davvero a tutti che le regole vanno rispettate”. Nella giornata di ieri, infatti, il nucleo Ecologia della Polizia Locale ha scoperto il responsabile di un consistente abbandono di rifiuti, provenienti da un’attività edile.

Il materiale di scarto, abbandonato nei pressi e all’interno di cassonetti stradali nel quartiere Japigia, raccolto anche in bustoni neri, era composto da guaine, imballaggi di cartone e altro materiale riconducibile all’impresa, con sede in un Comune dell’area metropolitana di Bari. Al trasgressore, dipendente dell’impresa, è stato contestato il reato di abbandono di rifiuti, sanzionato dall’articolo 255 del Codice dell’ambiente, che prevede l’arresto da sei mesi a due anni o l’ammenda da tremila a ventisettemila euro. I rifiuti sono stati recuperati dall’Amiu, che provvederà allo smaltimento e all’addebito della spesa all’impresa.

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