Bari piange Manlio Epifania, agroecologista, coordinatore della comunità di Parco Gargasole e presidente di Ortocircuito Bari, il primo orto sociale urbano del capoluogo pugliese.
Epifania era molto conosciuto anche per il suo impegno politico e per il suo attivismo sociale. Sui social diversi i messaggi di cordoglio. “La notizia della scomparsa di Manlio Epifania mi addolora profondamente – ha dichiarato il sindaco Leccese appresa la notizia -. Ci conoscevamo dagli anni Settanta, gli anni della mobilitazione giovanile e dell’impegno che ha prodotto le prime esperienze di occupazioni pacifiche e riuso collettivo di spazi abbandonati. Manlio è stato un visionario, un idealista con radici ben piantate in quella terra che ha sempre guardato con gli occhi del militante ecologista. Nella nostra città, solo negli ultimi anni, è stato tra i promotori di una serie di esperienze di agroecologia – da Parco Gargasole a Ortogentile agli orti urbani e scolastici – che oggi sono riconosciute e partecipate da una comunità ampia e trasversale che si riconosce nelle pratiche di mobilitazione dal basso per la tutela dell’ambiente e degli spazi di naturalità urbana”.
“Tra noi non sono mancate differenze di vedute e, da parte sua, dacché sono sindaco, anche critiche severe. Ma questo non toglie niente alla stima e all’affetto che gli ho sempre portato. Le sue competenze e le sue idee, maturate in tempi lontani, sono oggi più che mai attuali per contribuire a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici nelle nostre città. Sono certo che tutto quanto ha seminato nella sua vita, sempre in una dimensione comunitaria e condivisa, continuerà a germogliare nel tempo. Ai suoi familiari e ai suoi amici giunga l’abbraccio mio personale e quello dell’intera città”, ha aggiunto.
“La mia proposta per ricordare l’impegno civico ed ambientale di Manlio Epifania, l’intitolazione del Parco Gargasole come Parco Manlio Epifania – le parole di Raffaele Diomede, educatore e per pochi giorni ex assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale del Comune di Bari -. Era il suo Parco, la sua seconda casa dove ognuno di noi era parte di un’unica comunità votata al bene, all’impegno, alla condivisione. Abbiamo iniziato proprio a Gargasole le attività riparative con i ragazzi in messa alla prova che hanno aiutato Manlio e i volontari a realizzare il parco che tutti oggi conosciamo”.

