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Bari, prof in aula: “Iniziare Medicina a 25 anni? Meglio consegnare le pizze”. Il Rettore: “È stata fraintesa”

7 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
7 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

“In merito alla vicenda che ha coinvolto una docente del nostro Ateneo, che, secondo quanto segnalato da una associazione studentesca ad alcuni organi di stampa, avrebbe utilizzato parole inopportune e discriminatorie riguardo alla frequenza del semestre aperto di Medicina, desidero informare che, appena venuta a conoscenza degli articoli, la docente mi ha immediatamente contattato per chiarire. Allo stesso tempo ho ricevuto una rappresentanza dell’Associazione Studentesca Udu per comprendere meglio i contorni della vicenda”. Lo dice in una nota il rettore dell’Università di Bari Aldo Moro, Roberto Bellotti.

Secondo quanto denunciato dall’associazione di studenti, giovedì pomeriggio, al termine di una lezione, una docente del semestre filtro della facoltà di Medicina dell’Università di Bari avrebbe detto che “dovrebbe studiare Medicina solo chi proviene dal liceo classico o scientifico” e “se avessi avuto un figlio di 25 anni lo avrei mandato a consegnare le pizze piuttosto che fargli seguire il semestre filtro”.

“Le parole che sono state attribuite alla docente non rappresentano nel modo più assoluto la posizione e il pensiero della docente e della Università. Agli studenti ho voluto ribadire – prosegue il rettore – l’impegno mio personale e dell’Università tutta a vigilare affinché in ogni contesto venga utilizzato un linguaggio ampio, inclusivo e rispettoso, che metta sempre al centro la persona e riconosca le identità e le esperienze di ciascuno”.

“La docente – ha aggiunto Bellotti – si è detta pronta a chiarire e che quanto divulgato non è corrispondente al suo pensiero. Mi ha spiegato che l’episodio è avvenuto durante una chiacchierata informale con alcuni studenti, nella quale, a fronte delle difficoltà manifestate da alcuni di loro, avrebbe voluto incoraggiarli a impegnarsi al massimo per non rimanere indietro nel percorso di studi”. “L’impegno dell’Università di Bari – conclude – rimane quello di continuare a essere luogo di dialogo, ascolto e rispetto”.