“Più garanzie per un effettivo diritto allo studio e una prospettiva di futuro migliore”. Con queste richieste oggi anche a Bari gli studenti sono scesi in piazza in occasione della mobilitazione nazionale che, nel capoluogo pugliese, ha coinvolto Unione degli studenti, Unione degli universitari e Zona Franka “contro un governo – dicono – che continua nel definanziamento dell’istruzione pubblica e del welfare, scegliendo invece di investire risorse in armamenti”.
Nel corso della mattinata, spiegano i ragazzi, “una nostra delegazione ha incontrato l’assessore comunale alla Conoscenza, Vito Lacoppola, che ha garantito l’istituzione di un tavolo di confronto con l’intera giunta comunale per approfondire le rivendicazioni contenute nella nostra piattaforma cittadina”. “La scuola sta diventando un lusso per pochi – denuncia Sabrina Fanelli, coordinatrice Uds Bari -.
Abbiamo bisogno di un sostanziale investimento nella scuola pubblica, che si traduca in interventi edilizi e sussidi per l’acquisto del materiale scolastico”. I ragazzi evidenziano difficoltà anche sul versante universitario: “Il costo degli affitti aumenta senza tregua – conferma Sahar Locaputo, coordinatrice Usu Bari – aggravato dalla turistificazione della città ”. Gennaro Cifinelli, presidente di Zona Franka., spiega che “servono strumenti nuovi, come una carta dello studente che garantisca accesso gratuito o calmierato a musei, cinema, teatri, e un piano di riqualificazione degli spazi in disuso”.

