Un 21enne barese, arrestato a giugno in flagranza differita per la presunta aggressione commessa due giorni prima durante un corteo pro-Palestina per aver avvicinato un fumogeno al volto di due poliziotti, ha chiesto ieri di essere processato con il rito abbreviato. L’udienza è fissata per l’11 novembre.
Si tratta del primo destinatario barese del decreto sicurezza che prevede l’arresto e pene fino a 5 anni di reclusione per chi causa lesioni alle forze dell’ordine. Il 21enne, secondo quanto si legge nelle carte, avrebbe prima lanciato un fumogeno acceso ai piedi di uno di uno degli agenti della Digos che scortavano il corteo, poi lo avrebbe raccolto puntandolo al volto di due poliziotti, causando rossore cutaneo ed eritema a guancia e collo (prognosi di 10 giorni) e iperemia congiuntivale al collega (prognosi di tre giorni).
Entrambi i poliziotti furono costretti a recarsi nell’ospedale San Paolo per le cure. Ma non solo, il 21enne avrebbe minacciato i due poliziotti e un altro dirigente. Nel tentativo di colpire quest’ultimo gli avrebbe anche bruciato la giacca.
A manifestazione conclusa, gli investigatori sono riusciti a risalire al 21enne grazie alle immagini del corteo. Il 21enne, incensurato, è stato così arrestato due giorni dopo con le accuse di lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e lancio illegittimo di fumogeno.
Davanti al giudice il 21enne si è difeso, negando l’aggressione ai poliziotti, e 48 ore dopo fu rimesso in libertà perché il gip ritenne che non vi fossero esigenze cautelari tali da confermare la misura.

