Skip to content

Bari, sei beneficiari di inclusione sociale lavoreranno per la Procura generale: c’è l’accordo

19 Dicembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
19 Dicembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Sei cittadini baresi beneficiari di misure di inclusione sociale e lavorativa, come l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione lavoro, saranno impiegati in attività di archiviazione e movimentazione dei fascicoli a supporto degli uffici della Procura generale di Bari.

Stamattina è stata siglata la convenzione fra il sindaco, Vito Leccese, e il procuratore generale, Leonardo Leone de Castris. Fino a oggi l’amministrazione barese ha attivato 83 Puc di restituzione sociale, coinvolgendo circa 1.300 cittadini.

Alcuni progetti sono stati avviati con la Procura, il Tribunale, la Corte di Appello, l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Puglia e la Basilicata, l’Ufficio del giudice di pace, il Tribunale per i minorenni e il Tribunale di sorveglianza.

“Bari è la città italiana che ha promosso più progetti – ha detto Leccese -. Vogliamo rafforzare i vincoli all’interno della comunità, perché l’opera pubblica più importante non è l’infrastruttura fisica ma quella sociale, per questo dobbiamo lavorare sul senso di comunità e queste perone possono dare un contributo importante alla crescita della città”. Leone de Castris ha evidenziato che si tratta di “una vittoria per l’amministrazione perché consente di avviare a forme di lavoro e socialità persone che ne hanno bisogno” e che “in un periodo di riforme, più o meno propagandate, a volte utili e a volte inutili, il reclutamento di nuovo personale consente di portare avanti il servizio di giustizia”.