Quella di oggi è una giornata importante per la città di Bari. Andrà infatti in scena un incontro tra il Comune e l’Uefa (rappresentata da Michele Uva, originario di Matera, in qualità di delegato ufficiale per il comitato organizzatore italiano) per valutare la possibilità che il San Nicola possa far parte dei cinque stadi italiani che ospiteranno l’Europeo di calcio nel 2032 (l’Italia si è aggiudicata l’organizzazione con la Turchia).
Bari è tra le 10 città papabili, ad ottobre 2026 è prevista la scelta definitiva dei cinque stadi dopo i vari incontri. Scontate la presenze di Torino (l’Allianz Stadium) e di Roma (Olimpico). Bari se la gioca con Milano (c’è il rebus San Siro e del nuovo stadio di Inter e Milan), Firenze, Bologna, Verona, Genova, Napoli, Cagliari e Palermo.
Il restyling del San Nicola, costato circa 12 milioni, han permesso di omologare lo stadio anche agli incontri internazionali. E così il 14 ottobre 2023 la Nazionale azzurra è tornata a Bari dopo 7 anni d’assenza. Il San Nicola è stato più volte apprezzato da Figc e Uefa come impianto, i problemi maggiori riguarderebbero la viabilità.

