A giugno scorso il Tribunale di Bari ha condannato per diffamazione il governatore uscente Michele Emiliano al pagamento di una multa di 1.500 euro e al risarcimento danni per 25mila euro nei confronti dell’ex consigliere comunale Luigi Cipriani, responsabile del movimento “Riprendiamoci il futuro”.
A Emiliano sono state contestate le frasi pronunciate il 13 settembre 2018 durante una trasmissione tv. Commentando il comizio tenuto dall’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, davanti al circolo di Cipriani, avrebbe insinuato “l’esistenza di un legame tra Cipriani, il suo movimento politico e la criminalità organizzata”.
Sono state depositate le motivazioni della sentenza e si legge come le dichiarazioni di Emiliano non possono “essere ricondotte al diritto di critica politica” e che “non sussistono incertezze sul fatto che con quelle parole Emiliano volesse riferirsi proprio al circolo presieduto da Luigi Cipriani”. Il governatore uscente, nel difendersi, ha affermato come le sue parole in realtà erano dirette all’allora ministro degli interni Salvini e non a Cipriani.
La versione di Emiliano è stata però ritenuta “radicalmente inattendibile”. Il governatore uscente ha appellato la sentenza, scatterà la prescrizione scatterà a giugno ma dovrà pagare i danni.

