Dopo avervi raccontato la storia del clochard biondino, aver cercato inutilmente di instaurare un contatto con lui e parlato con una guardia giurata, siamo tornati nell’inferno di via Capruzzi. Qui abbiamo intrattenuto un breve colloquio con Valentino, a pochi passi dal call center Comverta. I dipendenti, impauriti della situazione creata, si stanno mobilitando per chiedere di lavorare in smartworking viste le precarie condizioni di sicurezza soprattutto nelle fasce serali. Tra queste diverse donne. Ogni giorno in via Capruzzi si assiste a qualcosa di diverso e non sai mai cosa può ritrovarti davanti. Una situazione di ordinaria follia anche per gli stessi datori di lavoro.
Droga nascosta nella moto, assolto Sabino Capriati: “Non era sua”. Condannato a 1 anno e 8 mesi lo zio Onofrio
- di: Raffaele Caruso
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