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Ex Ilva, sciopero e blocchi stradali a Taranto. Il sindaco Bitetti: “Ho scritto alla premier Meloni vogliamo chiarezza”

20 Novembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
20 Novembre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

“Io sono qua a manifestare che Taranto è una città resiliente, io sono qua e ci resterò sino a quando riterremo che dobbiamo restare”. Così il sindaco di Taranto Piero Bitetti dopo aver raggiunto il presidio dei lavoratori ex Ilva e dei sindacati, che hanno promosso l’occupazione della fabbrica, lo sciopero e blocchi stradali contro il piano proposto dal governo che a loro avviso porterebbe alla chiusura.

“È stato richiamato un documento – ha aggiunto – sottoscritto tra amministrazione e sindacati, un documento responsabile che purtroppo aveva visto lungo. E dal 18 giugno, e spero di essere smentito, noi abbiamo sempre pensato che fosse stato messo in campo un bluff per provare a scaricare la responsabilità su qualcuno. E’ stato detto benissimo dai rappresentanti sindacali, ci sono delle competenze precise, ci sono delle politiche che vanno intestate a chi di competenza”. Un’accusa diretta, che chiama in causa le scelte politiche e la gestione della vertenza.

“Io stamattina – ha riferito il primo cittadino – ho scritto direttamente al presidente del Consiglio Meloni invitandola a Taranto e dove la sua agenda non dovesse consentire una venuta in tempi brevissimi chiaramente sono disposto a raggiungerla in qualsiasi momento a Roma. Noi abbiamo bisogno di chiarezza, noi abbiamo bisogno di certezze, noi abbiamo bisogno di verità. Tanto il sindaco di Taranto con la sua comunità, tanto il sindaco Salis di Genova con la sua comunità, tanto tutti gli altri sindaci con le loro comunità”.

Per il “valore che può avere l’acciaio di Stato, per quelli che sono – ha sostenuto Bitetti – i soldi che sono stati stanziati per la Difesa, per il coinvolgimento dell’Unione europea, dal primo momento abbiamo fatto proposte concrete che puntassero alla decarbonizzazione vera, progressiva, da fare in tempi contenuti”.

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