I consiglieri regionali Giacomo Conserva (Lega) e Renato Perrini (FdI) sono coinvolti in un’inchiesta legata alle ultime amministrative di giugno a Massafra (Taranto). Con loro il consigliere provinciale Angelo Laterza (FI), tre avvocati e 14 cittadini “pluri-firmatari”.
Al centro dell’inchiesta firme duplicate, raccolte all’insaputa dei cittadini o persino attribuite a un non vedente impossibilitato a sottoscrivere, come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno.
Ai due consiglieri la Procura contesta l’autenticazione falsa delle firme perché avrebbero dichiarato di averle acquisite mentre erano presenti. “Secondo quanto contestato si parla di appena sei firme disconosciute su oltre duecentocinquanta autenticate in una sola giornata: un numero minimo che, se mai vi fosse stato un errore, potrebbe al più configurare una leggerezza dovuta al contesto di caos e confusione di quella giornata, non certo un dolo cosciente e volontario”, si legge nella nota a firma del gruppo consiliare della Lega in Puglia.
“Quello che colpisce di più è il tempismo: i fatti risalgono ad aprile, in appena cinque mesi sono state ascoltate oltre cinquanta persone ed è già stato notificato un avviso di conclusione delle indagini. Eppure la notizia diventa pubblica proprio ora, alla vigilia della campagna elettorale. Una coincidenza che lascia più di un sospetto – si legge -. Il gruppo della Lega in Consiglio regionale ribadisce la massima fiducia nella magistratura, ma al tempo stesso non può non denunciare come certe notizie, diffuse in questo modo e in questo momento, rischino di trasformarsi in strumenti di delegittimazione politica”.

