Sequestri di beni per milioni di euro e 52 arresti tra Italia e Albania per reati che vanno dal traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti, al riciclaggio e all’ abuso d’ufficio.
Questo è l’esito di una maxi operazione in corso dalle prime luci dell’alba tra Italia e Albania, condotta dalla Dia di Bari e dalle Autorità albanesi – con l’ausilio di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la sicurezza di Tirana e della Polizia albanese-su disposizione della Dda di Bari e della Procura speciale anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana.
L’attività – che è coordinata da Eurojust (L’Aja) e della Direzione nazionale antimafia ed antiterrorismo .-si incardina nel più ampio progetto investigativo della Dda di Bari e della Spak di Tirana volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di cocaina ed eroina, gestito dalle organizzazioni criminali albanesi, che movimentano ingentissimi quantitativi di eroina e cocaina tra i Balcani, il Nord Europa e la Puglia.
Sono 26 gli indagati dell’ordinanza cautelare dei magistrati baresi, di questi 23 sono finiti in carcere, 9 dei quali pugliesi. Tra loro 6 baresi. Ecco chi sono: Andrea Nicola Buonsante, 40enne di Mola; Massimiliano Fiore, 47enne barese; Cesare Giliberti, 50enne di Putignano; Luisa Mazzuti, 29enne brindisina; Giovanni Montedoro, 37enne di Noicattaro; Francesco Patisso, 47enne di Manduria; Annalisa Ronghi, 45enne di Putignano; Giovanni Signorile, 57enne barese; Angelo Zanardelli, 50enne di Manduria. Francesca Caputi, soprannominata “la nonna”, 68enne brindisina, è finita invece agli arresti domiciliari. Per i baresi Serafina Palazzo, “la zia”, 68 anni, e Domenico De Tullio, 27 anni, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. A riportarlo è La Gazzetta del Mezzogiorno.

