“A questi ragazzi”, che manifestano in favore della Flotilla, “non posso fare altro che che dirgli grazie, veramente grazie, perché finalmente vedo una partecipazione, un prendersi carico di una situazione: non vedevo da anni qualcosa del genere, quindi mi sento supportato, lo devo dire ad alta voce. Sono contento che i ragazzi non si girano dall’altra parte e non vanno solo a fare solo l’apericena come diceva qualcuno”.
Lo ha detto conversando con l’ANSA Matteo La Piccirella, padre di Tony, l’attivista barese a bordo di una delle navi della Global Sumud Flotilla dirette a Gaza e abbordate ieri da Israele. La Piccirella a luglio fu già arrestato dagli israeliani mentre tentava di raggiungere la Striscia via mare. Quanto al rientro di Tony, il papà spiega che “le uniche notizie che ho sono quelle che mi hanno dato all’unità di crisi della Farnesina: sembra che il rientro avverrà tra lunedì e martedì, il rientro di tutti”.
Sulla possibilità che Tony possa ritentare per la terza volta di raggiungere Gaza, Matteo La Piccirella dice: “Come padre pero proprio di no: penso che comunque abbiano fatto già tanto e spero che non ci sia più bisogno, che si aprano dei canali. Penso che la gente abbia capito diverse cose”.

