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Follia a Foggia, la paziente muore e i parenti aggrediscono gli operatori 118. L’Asl: “Denunceremo violenze”

20 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso
20 Ottobre 2025
– Autore: Raffaele Caruso

La Asl di Foggia denuncerà alla magistratura l’aggressione subita dagli operatori del 118 di Foggia che l’altra sera sono intervenuti per soccorrere una donna in arresto cardiaco, deceduta nonostante un massaggio cardiaco durato 58 minuti.

Lo spiega la Asl in una nota nella quale rivolge le “più sentite condoglianze alla famiglia della donna deceduta il 17 ottobre scorso” parlando di un “dramma che segna non soltanto le persone strettamente coinvolte, ma l’intera comunità”.

“Al tempo stesso – si sottolinea -, non possiamo tacere gli episodi di violenza ai danni degli operatori del 118 intervenuti”. “Agli operatori del 118 che hanno operato in condizioni estremamente difficili e delicate – si sottolinea nella nota – esprimiamo la nostra piena solidarietà e il nostro ringraziamento per il lavoro svolto con professionalità e dedizione. La violenza, in qualunque forma, non può e non deve mai essere tollerata. È inaccettabile che chi ogni giorno presta soccorso ai cittadini debba temere per la propria incolumità. La sicurezza degli operatori sanitari è un diritto irrinunciabile: chi soccorre non è un bersaglio”.

Nella nota la direzione del dipartimento emergenza-urgenza e la direzione sanitaria sottolineano anche di “aver già acquisito e analizzato gli audio relativi alle comunicazioni intercorse durante l’intervento. Gli operatori del 118, nel rispetto dei protocolli, hanno utilizzato il defibrillatore e praticato il massaggio cardiaco, proseguendo le manovre salvavita per 58 minuti e annunciano che “nelle prossime sarà formalizzata la denuncia rispetto agli episodi di violenza subiti dagli operatori”.