Tempo fa avevamo sollevato alcune perplessità in merito alle indagini in Puglia sui furbetti del vaccino. Per fare chiarezza avevamo chiesto all’avvocato La Scala, nonché coordinatore del Nirs, come mai su 8mila anomalie solo in 8 erano stati indagati dalla Procura di Foggia.
All’epoca l’avvocato aveva sottolineato come il lavoro del Nirs era stato certosino e che le indagini erano in mano alle Procure regionali che avrebbero poi deciso il da farsi. Parole che tutto sommato si sono rivelate giuste e, infatti, abbiamo deciso di sotterrare l’ascia di guerra e fare pace con l’avvocato La Scala.
“Le maglie degli aventi diritto si sono allargate giorno dopo giorno e dunque chi era catalogato come furbetto il giorno prima, qualche ora dopo non era più tra quelli che avevano approfittato della situazione. Noi del Nirs avevamo il compito di individuare i presunti furbetti e abbiamo dato alle Procure un elenco corposo. È stato poi compito loro gestire le indagini. Molti sono stati rinviati a giudizio per tantissimi altri il caso è stato archiviato”.
“Continuo a sottolineare che tutto questo caos è stato per colpa della mancanza di una normativa nazionale chiara ed esplicita in merito agli aventi diritto. Io non ho mai avuto nulla da nascondere ed è sempre stato mio dovere dare le giuste informazioni affinché tutto fosse limpido”.