Impossibile stabilire con certezza quando la garza è stata dimenticata nell’addome di una donna sottoposta a tre parti cesarei (2006, 2013 e 2018). Con questa motivazione a luglio il giudice Giacomo De Raho ha assolto 12 operatori sanitari, tra medici e infermieri, in servizio nel 2018 all’ospedale San Paolo di Bari finiti a processo con l’accusa di lesioni personali colpose per aver dimenticato una garza nell’addome di una donna durante un parto cesareo.
Si tratta dei chirurghi Giuseppe Trentadue e Rosa Decio, degli infermieri Angela De Simine, Antonio Altamura, Giovanni Di Vagno, Rosanna Zaccaro, Angela Beatrice Anfossi, Giovanni Bellofiore, Alessandro Savino, Saverio Martella, Domenico Ostuni e Giuseppe Gozzo, all’epoca in servizio presso il reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Paolo.
Nelle settimane successive all’ultimo parto nel 2018 la donna ha continuato ad avvertire dolori addominali, oltre a febbre alta e debolezza. Così è stata nuovamente ricoverata. Solo dopo alcuni giorni di ricovero è stato individuato il corpo estraneo e così la 40enne è stata sottoposta ad un ulteriore intervento chirurgico per la rimozione della garza.
I consulenti degli imputati hanno fatto notare che corpi estranei possono essere trattenuti dal nostro organismo senza determinare problemi per decenni e, pertanto, non c’è prova certa che la garza sia stata lasciata nell’addome della paziente nel 2018.

