“Contrariamente a quanto erroneamente riportato, non sussiste alcuna situazione di focolaio incontrollato di personale contagiato da virus Sars-Cov2 all’interno della base militare di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo Caccia dell’. Risultano, al momento, poco più di una dozzina di casi di persone positive, tutte vaccinate ed in buone condizioni di salute, su una comunità interna che conta complessivamente oltre 1100 lavoratori tra militari e civili”.
A precisarlo è una nota dell’aeronautica militare in relazione a quanto apparso nelle ultime ore su alcuni organi di stampa. “Il personale risultato positivo al virus, come previsto – continua – è stato immediatamente posto in quarantena, mentre i casi di contatto stretto con questi ultimi, seppur negativi, sono in isolamento fiduciario cautelativo. La situazione è costantemente monitorata da personale qualificato del Reparto, secondo le procedure ed i protocolli governativi indicati al momento. Tutte le misure necessarie ad operare in sicurezza e garantire senza soluzione di continuità l’assolvimento della missione primaria del Reparto, ovvero la difesa dello spazio aereo nazionale sono state adottate e rispettate con rigore e tempestività in tutte le fasi dell’emergenza sanitaria in corso”.
“Di fronte ad una situazione epidemiologica generale in continua evoluzione in tutto il Paese, come mostrano le cronache di questi ultimi giorni, c’è la massima attenzione da parte della Forza Armata, e nel caso specifico del Comando dello Stormo, per garantire condizioni di lavoro sicure ed operare – si legge ancora – in piena sinergia con le autorità sanitarie locali per una adeguata gestione degli eventuali casi di positività, assicurando allo stesso tempo la piena operatività del Reparto in un ambito fondamentale per la sicurezza nazionale. Quello che stiamo vivendo è un momento di emergenza che richiede, da parte di tutti, impegno, costanza e comportamenti responsabili, anche nell’evitare di diffondere notizie prive di reale fondamento e ingiustificati allarmismi”.
“In riferimento alla denuncia da parte della FP CISL Bari, questa Segreteria Nazionale rappresenta che il decoro e la pulizia degli ambienti di lavoro è un obbligo per il militare che vi opera – ha aggiunto il Segretario Nazionale della Federazione Lavoratori Militari, il Primo Luogotenente Pietro Caiati -. Detto ciò risulta che, con cadenza settimanale e mensile, le ditte civili di pulizie, provvedono alla pulizia specifica di determinate aree. Per quanto concerne la pulizia delle aree comuni, risulta essere addirittura giornaliera. Tenuto conto che tutti i presenti sono vaccinati ed in possesso di green pass, non si riesce ad identificare alcuna area di lavoro, critica e poco sicura dal punto di vista della trasmissione del virus e quindi dei contagi”.
“Si chiede, dunque, alla segreteria FP CISL Bari, di voler favorire con quale principio scientifico può affermare che il contagio sia avvenuto in ambiente di lavoro e non in altra sede. Sul piano preventivo regolarmente vengono forniti DPI e i prodotti necessari alla sanificazione personale e degli ambienti di lavoro – conclude -. Tutto è migliorabile e sicuramente abbassare la guardia non è buona cosa, ma se si vuole essere costruttivi ed evitare sterili strumentalizzazioni, avremmo suggerito altre proficue alternative e non alla sola richiesta dello smart working”.