Una 50enne residente a Canosa è indagata con l’accusa di aver presentato un testamento falso per ricevere l’eredità del compagno, scomparso negli scorsi mesi.
La donna, secondo quanto ricostruito, si è presentata davanti ad un notaio e ha estratto il testamento in cui viene nominata erede universale. Ma secondo la procura di Trani il documento è falso.
Così ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari, notificato dalla sezione di polizia giudiziaria e firmato dal pubblico ministero Marcello Catalano. Nell’eredità sono compresi beni mobili e immobili, conti correnti e anche due cani.

