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Imprese riciclano oltre 170 milioni di proventi della criminalità foggiana, blitz di Finanza e Polizia: 9 arresti – I NOMI

1 Luglio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
1 Luglio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Nove persone sono state arrestate (7 in carcere e 2ai domiciliari) nell’ambito di un’operazione condotta da Guardia di finanza e Polizia di Stato per “disarticolare – è spiegato in una nota – un sodalizio criminale dedito al riciclaggio dei proventi della criminalità foggiana, derivanti anche dalle rapine ai portavalori, con la connivenza di imprese operanti in Basilicata e Lombardia”.

Le ordinanze sono state emesse dal gip di Potenza su richiesta della Procura del capoluogo lucano che ha coordinato le indagini. Stamani nell’operazione di Guardia di finanza e Polizia sono impegnati oltre 200 persone: sono stati eseguiti anche il sequestro del compendio aziendale di dieci società del valore di 170 milioni di euro e il sequestro preventivo, «nella forma diretta o per equivalente, di beni per un valore di circa dieci milioni di euro».

Tra questi anche il sequestro preventivo d’urgenza del resort di lusso “San Barbato” di Lavello (Potenza). Al centro dell’operazione i rapporti tra il noto imprenditore lucano Antonio Liseno – proprietario della struttura ricettiva – e il clan Cartagena-Saracino di Cerignola (Foggia).

Liseno, 58 anni, di Lavello, è stato arrestato e trasferito in carcere insieme ad altre sei persone, tra cui Pasquale Saracino (51) e Sante Cartagena (58), entrambi di Cerignola. Per altre due, il gip di Potenza ha disposto i domiciliari.

Fiamme Gialle e Polizia hanno inoltre eseguito il sequestro di beni per un totale di circa dieci milioni di euro, provento – secondo gli investigatori – del riciclaggio, e dei compendi aziendali di dieci società, tra cui la Sg e la Glam’our Italia, di proprietà dello stesso Liseno e operanti nel commercio e nell’e-commerce di beni elettronici. Liseno è anche accusato di aver realizzato una frode fiscale nel settore della telefonia.

Il provvedimento della custodia cautelare in carcere è stato emesso anche nei confronti di Angelo Finiguerra (53) Mariagrazia Filomena Merra (47), di Lavello, Nicola Dileo (25) e Pietro Gervasio (47) di Cerignola. Sono ai domiciliari Sonia Finiguerra (26) e Franco Mauro Via (56), di Lavello.

Dalle indagini è inoltre emerso che Liseno sia stato coinvolto “nel periodo pandemico in manove speculative – è scritto in un comunicato firmato dal procuratore distrettuale facenti funzioni, Maurizio Cardea – su prodotti di prima necessità, facendo incetta sul mercato di oltre 13 milioni di mascherine in un momento storico in cui vi era penuria, determinandone la rarefazione e il rincaro sul mercato interno”.

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