“Il fatto che due poliziotti siano indagati per aver ucciso il killer lo vedo come un disincentivo al lavoro a chi rischia anche oggi per salvare altre vite. Nell’aggiornamento del decreto sicurezza, stiamo lavorando, come Lega, per prevedere, anche oltre alle tutele legali già previste, il fatto che non ci sia la registrazione nel registro degli indagati di chi, durante il compimento del proprio dovere, deve usare delle armi per mettere fuori servizio i delinquenti”.
Queste le parole del vicepremier e del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a Rtl 102.5. Il leader della Lega ha commentato così la situazione che vede coinvolti i due agenti della Polizia, indagati per omicidio colposo come atto dovuto, che giovedì scorso si sono imbattuti nei due ricercati per la morte del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ingaggiando un conflitto a fuoco con i fuggitivi nel corso del quale è morto Michele Matrospietro, di 59 anni, che aveva numerosi precedenti penali.