La situazione all’Oncologico di Bari e all’Irccs Castellana diventa sempre più rovente. La Fials continua a scrivere ai dirigenti in merito agli operatori del cup che all’istituto oncologico Giovanni Poalo II e al De Bellis di Castellana sono inquadrati in maniera diversa rispetto a quelli della Sanità.

“Le logiche regionali non hanno consentito la costituzione della Sanitaservice come è accaduto per Asl Bari e Policlinico – sottolinea Domenico Losacco, segretario della Fials -. Qui sono inquadrati come operatori di Cup ticket ma hanno un contratto diverso rispetto ai colleghi. Sono inquadrati come vigilanza privata. La legge lo permette perché all’epoca era la tipologia che poteva essere applicata. Ma tutto questo stona nel panorama provinciale”.

“Rivolgiamo un appello affinché si faccia il possibile per dare anche la possibilità a queste due aziende di costituire la società in house. È importante tutelare e dare dignità contrattuale ai lavoratori. L’obiettivo della Fials – conclude – è di iniziare dal Cup per poi estenderlo a tutte le società appaltanti”.