La Corte d’Appello di Lecce ha condannato un insegnante di equitazione a 14 anni di reclusione con l’accusa di molestie nei confronti di una sua pro nipote e di un’allieva del maneggio, entrambe di 13 anni.
Il 67enne era stato condannato in primo grado a 18 anni di reclusione. Secondo le indagini, gli abusi sono iniziati nel 2018 quando la pro nipote aveva solo 9 anni. Regali come cioccolata e soldi, oltre a minacce, sarebbero serviti per comprare il suo silenzio. A scoprire tutto è stata la mamma della vittima, insospettita dal ritrovamento di una letterina e dal rifiuto della piccola di frequentare lo zio.
La denuncia presentata ai Carabinieri ha dato il via alle indagini. Si è scoperto poi che nel 2021 l’uomo avrebbe condotto un’allieva di 13 anni in un luogo appartato e l’avrebbe costretta a toccare le parti intime del cavallo per poi allungare le sue mani sul corpo della giovane.
Le rispettive famiglie si sono costituite parti civili ottenendo un primo, immediato risarcimento del danno per una cifra complessiva vicina ai 200mila euro, in attesa della liquidazione finale in separata sede.

